La nostra voce
Lavoratori
e delegati per un sindacato democratico e combattivo
Autoferrotranvieri:
la lotta deve continuare!
Il 20 dicembre la rabbia degli autoferrotranvieri è
nuovamente esplosa. Fin dalle primissime ore del mattino i lavoratori del
trasporto pubblico, in una città dopo l’altra, sono entrati in sciopero
bloccando l’uscita dei mezzi.
Da Imperia a Catania, da Milano a Cosenza, da
Savona a Venezia i lavoratori hanno incrociato le braccia e spento i motori dei
propri mezzi.
Ancora una volta hanno dimostrato di essere
determinati a continuare la lotta fino alla vittoria.
L’esempio
dei lavoratori ATM di Milano del 1 dicembre ha dato il via alla mobilitazione
che, come un effetto domino, si è estesa anche alle altre città.
Le
condizioni per ottenere quanto ci spetta esistono e, mai come oggi, sono state
favorevoli.
Questo
è chiaro ai lavoratori ma non ai vertici sindacali, che si sono impegnati in
una trattativa al ribasso con Governo, aziende, ed Enti Locali che non doveva
iniziare: i 106 euro di aumento ed i 2.900 di arretrati non erano infatti una
rivendicazione, ma il risultato di un accordo sindacale di quattro anni fa.
Nonostante
questo, e nonostante le forze che il sindacato ha accumulato grazie alla
generosa determinazione di tutti i lavoratori è stato siglato un accordo al ribasso che prevede un aumento di
81 euro mensili lordi (riparamentrabili) ed una “una tantum” di 970 euro.
Non
possiamo accettare che la straordianaria mobilitazione dei lavoratori venga
tradita per quattro soldi!
Era
da trent’anni che non si vedeva una lotta di questa portata: i rapporti di
forza sono dalla parte della classe lavoratrice ed è per questo che non si
possono accettare accordi al ribasso.
Ancora una volta i
vertici sindacali si sono appropriati di una lotta che i lavoratori hanno
saputo rilanciare e mettere al centro dell’attenzione di tutto il paese, per
concludere indegnamente una mobilitazione che ha superato gli stessi vertici.
Il sindacato ha una forza reale solo quando sostiene coerentemente gli
interessi dei lavoratori.
Il
problema non è costruire un nuovo sindacato, ma riconquistarlo per difendere i
nostri interessi.
E’ necessario costruire una direzione alternativa,
per evitare che si svenda anche quel poco che spettava di diritto.
Le condizioni
per ribaltare la situazione ci sono ancora!
L’appello che
facciamo a tutti i lavoratori è quello di continuare lo sciopero finchè non si
otterrà una vittoria.
Una condizione
necessaria affinchè lo sciopero risulti vittorioso è la formazione di un
comitato di lotta eletto democraticamente da tutti i lavoratori, deposito per
deposito, che abbia il compito di coordinare le mobilitazioni e di creare un
collegamento diretto tra tutte le realtà del paese.
In questi
giorni abbiamo appreso con piacere come una fascia sempre più grande di
cittadini e lavoratori di altre categoria solidarizzi con lo sciopero.
Per questo è
importante fare un appello a tutti i lavoratori perchè la lotta si estenda in
ogni settore.
I
problemi che oggi stanno affrontando gli
autoferrotranvieri sono comuni a tutti e la determinazione con cui stanno portando avanti
la loro vertenza è, e dovrà essere, un esempio per tutti i lavoratori.
La Nostra Voce -
lavoratori e delegati per un sindacato democratico e combattivo
Collettivo Universitario Pantera – CSU
Comitato in difesa della Scuola Pubblica – CSP
Si raccolgono adesioni all’appello di tutte le
strutture sindacali, studentesche, delle forze politiche e di singoli
lavoratori all’indirizzo email nostravoce@yahoo.it
Per contatti: 02-66225622, 339-2107942
Di seguito alleghiamo l’odg votato il 20 dicembre
dai lavoratori del deposito di Sarca dell’ATM di Milano.
Ordine del giorno approvato all’assemblea dei
lavoratori del deposito di “Sarca” dell’ATM di Milano.
I
lavoratori del deposito di Sarca ribadiscono la propria volontà di ottenere
quanto richiesto con le mobilitazioni di questi
ultimi due anni:
- 106
euro di aumento mensile indipendentemente dal paramentro;
- 2.900 euro
di “una tantum”
I lavoratori, in assenza di garanzie su quanto
richiesto, si attrezzeranno per continuare la mobilitazione e chiedono la
solidarietà degli altri depositi e delle altre aziende.
L’assemblea
dei lavoratori del deposito di Sarca
Milano,
20 dicembre 2003
N.B.: Chiediamo a tutti i lavoratori degli altri
depositi di votare altri comunicati simili e diffonderli alle altre aziende